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Città Mattina Pomeriggio Sera Condizioni Critiche Arezzo Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Firenze Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Grosseto Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Livorno Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Lucca Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Massa-Carrara Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pisa Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pistoia Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Prato Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Siena Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. -
Città Mattina Pomeriggio Sera Condizioni Critiche Arezzo Temperatura apparente molto bassa al mattino: limitare le attività all'aperto. Sensibile diminuzione termica al mattino (rispetto al giorno precedente): adattare l'abbigliamento. Firenze Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Grosseto Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Livorno Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Lucca Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Massa-Carrara Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pisa Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pistoia Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Prato Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Siena Temperatura apparente molto bassa al mattino: limitare le attività all'aperto. -
Città Mattina Pomeriggio Sera Condizioni Critiche Arezzo Elevati tassi di umidità relativa: possibili riacutizzazioni di patologie osteoarticolari (per es. artrosi, artrite reumatoide). Temperatura apparente molto bassa al mattino ed in serata: limitare le attività all'aperto. Firenze Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Grosseto Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Livorno Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Lucca Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Massa-Carrara Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pisa Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Pistoia Temperatura apparente molto bassa al mattino: limitare le attività all'aperto. Prato Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti per la salute. Siena Elevati tassi di umidità relativa: possibili riacutizzazioni di patologie osteoarticolari (per es. artrosi, artrite reumatoide). Temperatura apparente molto bassa al mattino ed in serata: limitare le attività all'aperto. -
Info Nella sezione "Attività All’aperto" viene indicato se le condizioni biometeorologiche risultano idonee o meno allo svolgimento di attività all’aperto. In particolare viene fornito un dettaglio dei tre momenti della giornata (mattino 8:00-12:00, pomeriggio 13:00-17:00, sera 18:00-22:00) con indicazione anche dei fattori meteorologici limitanti l’attività (vedi legenda). La procedura di calcolo prende in considerazione 4 variabili meteorologiche ritenute fondamentali nello svolgimento di una attività fisica all’aperto in piena sicurezza e sono la temperatura percepita, il vento, la pioggia ed infine la presenza di ghiaccio o neve al suolo. E’ peraltro nota l’importanza dello svolgimento di attività all’aperto per il nostro equilibrio psico-fisico ed in particolare per coloro che presentano difficoltà motorie e per gli anziani, ma è indispensabile che essa sia svolta in condizioni biometeorologiche che escludano dei rischi per la salute.
Nell’ultima colonna della tabella vengono riportati in dettaglio gli avvisi di “condizioni potenzialmente dannose per la salute”. Tale previsione é basata su una procedura che utilizza come dati di input quelli meteorologici previsti dal modello meteorologico WRF-NMM, alla risoluzione di circa 12 km, sulla libreria “libmeteosalute” sviluppata internamente al CIBIC. Sulla base di specifiche soglie applicate ai parametri meteo previsti, vengono elaborati gli avvisi di condizioni potenzialmente dannose per la salute. In caso di assenza di condizioni biometeorologiche critiche per la salute compare la frase “Non si prevedono condizioni biometeorologiche rilevanti.”.
Di seguito vengono elencate tutti le condizioni critiche che determinano l’elaborazione degli avvisi di condizioni potenzialmente dannose per la salute:
- - Presenza di escursione termica elevata: Questo parametro esprime la differenza giornaliera fra la temperatura minima e quella massima. E’ molto importante in campo biometeorologico in quanto alcune persone piú sensibili si adattano con maggiori difficoltá alle ampie variazioni di temperatura che si hanno nell’arco della stessa giornata. Inoltre, quando l’escursione é elevata, le condizioni termiche che si hanno nelle prime ore del mattino possono differire notevolmente da quelle delle ore centrali della giornata, situazione che rende importante la scelta dell’abbigliamento. In questi casi é sempre consigliabile adottare un abbigliamento a strati in modo da proteggere bene il corpo nelle prime ore del mattino e da lasciarlo piú scoperto nelle ore piú calde della giornata.
- - Freddo nelle prime ore del mattino: La reazione del nostro organismo all’ambiente esterno dipende da moltissimi fattori e, tra questi, l’etá é, indubbiamente, una variabile di primaria importanza. Le persone anziane differiscono da quelle adulte in quanto i meccanismi di termoregolazione sono meno efficienti. In particolare il sistema circolatorio risponde meno prontamente soprattutto alle basse temperature; hanno una ridotta sensibilitá al freddo; a paritá di condizioni ambientali, la temperatura della pelle, soprattutto negli arti inferiori, sono piú basse; la diminuzione della massa muscolare riduce l’effetto isolante. Inoltre, preesistenti malattie cardio-vascolari e respiratorie possono rappresentare un’ulteriore fattore di rischio. La termoregolazione puó essere compromessa anche dal deterioramento delle capacitá cognitive, che contribuisce a sottovalutare i rischi legati al freddo. Ricordiamo che il periodo invernale é, infatti, quello in cui si osserva un picco della mortalitá generale; a questo contribuisce la maggior frequenza nei mesi freddi delle patologie cerebro- e cardio-vascolari, in particolare ischemiche (ictus, infarto del miocardio) e le infezioni delle vie respiratorie, frequenti responsabili di riacutizzazione delle malattie croniche delle vie respiratorie (broncopneumopatie croniche ostruttive, asma bronchiale). Per tutti questi motivi, in presenza di temperature molto basse, si raccomanda alle persone anziane di trascorrere il minor tempo possibile all’aperto e, nel caso questo non fosse realizzabile, si consiglia di indossare indumenti come guanti, sciarpa (meglio se copre la bocca) e cappello e di praticare solo leggere attivitá fisiche (per esempio camminare). Per ridurre il rischio di infezioni, é utile anche evitare i luoghi affollati, specie se poco areati.
- - Freddo o caldo durante le ore centrali della giornata: per il freddo valgono tutti i consigli comportamentali di carattere bio-medico giá precedentemente descritti. Per quanto riguarda i rischi legati al caldo ricordiamo come la sensazione del calore negli anziani sia ridotta e necessiti, per essere avvertita, di un maggiore innalzamento della temperatura cutanea; nelle persone anziane la soglia di temperatura in cui inizia la sudorazione risulta piú elevata, mentre la quantitá di sudore prodotto é minore, cosí come é ridotto lo stimolo della sete. I soggetti maggiormente esposti a complicazioni in caso di temperature elevate sono quelli con etá superiore ai 75 anni. In letteratura esistono moltissime prove di un incremento di decessi a carico di questa categoria legato alle temperature molto elevate. Nel caso in cui queste condizioni si verifichino all’inizio dell’estate, gli effetti negativi sulla salute sono anche maggiori in quanto l’acclimatazione non é completa (per esempio il sudore é molto piú concentrato e perció la perdita di sodio e potassio é maggiore). Altri soggetti a rischio sono: coloro che utilizzano farmaci diuretici, neurolettici ed anticolinergici, che interferiscono con il processo di termoregolazione; soggetti con malattie cardio-vascolari e respiratorie croniche che fanno spesso uso di farmaci come diuretici ed anti-aritmici in grado di provocare disidratazione, squilibri elettrolitici ed ipotensione arteriosa; soggetti affetti da diabete e patologie neuro-psichiatriche, che presentano una ridotta capacitá di reagire di fronte al caldo intenso. Per tutti questi motivi si consiglia alle persone anziane di trascorrere il minor tempo possibile all’aria aperta nelle ore centrali e pomeridiane, evitando di svolgere attivitá fisica che determina un incremento della produzione di calore metabolico. Le ore centrali del giorno, inoltre, sono anche quelle caratterizzate da una maggiore concentrazione di ozono nelle aree densamente abitate per cui si possono anche aggravare le malattie a carico dell’apparato respiratorio.
- - Elevata probabilitá di temporali: esiste una vera e propria sintomatologia legata all’avvicinamento di un temporale che si manifesta in alcuni soggetti piú sensibili. Queste persone infatti possono accusare una serie di malesseri legati ai cambiamenti delle condizioni atmosferiche associate ad un temporale: repentina diminuzione della pressione atmosferica e della temperatura dell’aria, aumento della ventilazione, ionizzazione dell’aria (in particolare un incremento degli ioni positivi). E’ stato suggerito che l’eccesso di cariche elettriche positive nell’aria possa essere il responsabile di alcuni sintomi riferiti da alcuni soggetti, prima e durante un temporale, come ansia, irritabilitá e cefalea. Il rinforzo del vento dovuto al temporale puó provocare una maggiore concentrazione di aerosol, contenente spore fungine e pollini (quando presenti) nello strato piú basso dell’atmosfera; inoltre, la pioggia intensa puó frantumare, per shock osmotico, i granuli pollinici, rendendoli piú respirabili; questa situazione puó provocare riacutizzazione dell’asma, talvolta anche molto grave. Gli effetti sono maggiori se il temporale interviene dopo un periodo anticiclonico durante il quale si sono accumulati gli allergeni. Pertanto, in caso di temporale durante un periodo di fioritura di pollini allergenici o in presenza di spore fungine, si consiglia ai soggetti allergici in genere, ma soprattutto asmatici, di stare in ambienti chiusi e di chiudere le finestre. Oltre ai noti disturbi che il passaggio di questi fronti puó determinare nei soggetti piú sensibili, non va dimenticato il rischio di essere colpiti da fulmini. I fulmini rappresentano un reale rischio per la nostra salute. Il 70% dei casi di persone colpite dai fulmini sono fatali, e in media muoiono 1000 persone all’anno. Secondo alcune ricerche il rischio di essere colpiti é nullo quando passano piú di 30 secondi tra il fulmine ed il tuono, o quando tra un fulmine e l’altro passano piú di 30 minuti (regola del 30-30). Se ci troviamo all’aperto é buona norma accovacciarsi, mai sdraiarsi al suolo; in un bosco é preferibile scegliere una zona con alberi bassi piuttosto che una radura; grandi edifici e automobili completamente chiuse rappresentano rifugi piú che sicuri; evitare ogni contatto con oggetti metallici, non perché attirino i fulmini, ma perché ottimi conduttori di calore. Il migliore consiglio per evitare il rischio di essere colpiti da fulmini é quello di soggiornare in luoghi chiusi durante un temporale e, se impossibilitati, adottare tutte le norme comportamentali precedentemente descritte.
- - Elevati tassi di umiditá relativa associati a bassa temperatura media e massima giornaliera: tale situazione risulta essere associata al rischio di riacutizzazione del dolore in soggetti con patologie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico. Se per l’osteoartrosi e la fibromialgia i risultati degli studi sono stati spesso contradditori, nei pazienti affetti da artrite reumatoide, invece, tutti i dati concordano sull’effetto aggravante dell’elevata umiditá relativa e le basse temperature sul dolore articolare.
- - Raffiche di vento: la presenza di venti forti puó compromettere la stabilitá della deambulazione, soprattutto nelle persone piú magre e con minore tono muscolare. Gli anziani possono essere tra le categorie a maggior rischio in caso di venti intensi e, soprattutto sono le persone che, in caso di cadute accidentali, riportano generalmente le conseguenze piú gravi. Se, insieme al vento, é presente anche il ghiaccio sul manto stradale la probabilitá di cadere é ancora maggiore. In caso di venti forti accompagnati dalla pioggia, essendo impossibile ripararsi efficacemente, la bagnatura dei vestiti incrementa la perdita di calore da parte della pelle e questo aumenta sensibilmente il rischio legato al freddo. In giorni caratterizzati da forte vento si consiglia vivamente alle persone piú anziane di rimanere negli ambienti chiusi.
- - Elevata nuvolositá durante il periodo diurno e persistenza per piú giorni consecutivi (almeno 3): tale situazione risulta essere associata all’umore. é noto, infatti, che la quantitá di luce solare influenza anche lo stato emotivo e determina alcune forme depressive stagionali, come la SAD (Seasonal Affective Disorder), cioé il Disturbo Stagionale dell’Umore, presente soprattutto nei paesi nordici. Se alla carenza di ore luce si aggiungono fattori meteorologici come la nuvolositá, la nebbia, tipiche del periodo autunnale ed invernale, gli effetti sul tono dell’umore e sulla sintomatologia depressiva saranno ancora maggiori.
- - Rischio di ghiaccio: la presenza di ghiaccio puó rappresentare un fattore importante per le persone piú fragili, in particolare per il rischio di cadute. Il problema, naturalmente, é maggiormente sentito nei comuni collinari e montani del territorio regionale, luoghi nei quali l’accumulo, lo scioglimento ed il successivo ricongelamento della neve é particolarmente frequente. Anche le zone di pianura, in particolari periodi, possono essere soggette a questo tipo di problema, soprattutto se temperature molto basse si verificano dopo periodi piovosi.
- - Variazione di temperatura tra un giorno e il successivo (in aumento o in diminuzione) prevista al mattino, nel pomeriggio o in serata. In questo caso viene consigliato di adattare l’abbigliamento alla repentina variazione termica.
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Simbolo Descrizione Simbolo Descrizione Disagio da freddo molto intenso Disagio da freddo intenso Disagio da freddo moderato Disagio da freddo debole Benessere o nessun disagio Disagio da calore debole Disagio da calore moderato Disagio da calore intenso Disagio da calore molto intenso Condizioni Favorevoli Condizioni sfavorevoli Condizioni molto sfavorevoli Condizione critica Condizionare l'ambiente interno Diminuzione termica superiore a 5 ° C Diminuzione termica superiore a 2 ° C Aumento termico superiore a 5 ° C Aumento termico superiore a 2 ° C Nessuna variazione di temperatura Freddo eccessivo Caldo eccessivo Pioggia Vento Ghiaccio Abbigliamento molto pesante, tipicamente invernale per giornate gelide. Abbigliamento di oltre tre strati con cappoto pesante. E' indispensabile proteggere le estremità. Abbigliamento pesante per giornate fredde invernali, utile anche durante le ore serali, notturne o al mattino presto nelle fredde giornate tardo-autunnali o di inizio primavera. Abbigliamento di almeno tre strati e cappoto. E' necessario proteggere le estremità. Abbigliamento invernale, ma probabile anche nelle ore serali, notturne o al mattino presto nella stagione autunnale e primaverile. Abbigliamento a strati con utilizzo di giubbotto. E' consigliabile proteggere le estremità. Abbigliamento per condizioni mediamente fredde, più probabili in primavera, autunno ed inverno. Abbigliamento costituito da più strati con eventuale utilizzo di un leggero soprabito. Abbigliamento per con condizioni termiche gradevoli tendenti al freddo probabili in tutte le stagioni e prevalentemente in quella autunnale e primaverile. Abbigliamento medio costituito da due o tre strati. Abbigliamento per condizioni termiche gradevoli probabili in tutte le stagioni. Abbigliamento medio costituito in genere da due strati. Abbigliamento leggero per condizioni termiche gradevoli tendenti al caldo probabili soprattutto in estive, autunno e primava. Privilegiare un singolo strato ed abiti leggeri. Abbigliamento molto leggero per giornate calde estive, utile anche durante le ore centrali di calde giornate tardo-primaverili o di inizio autunno. Priviliegiare abiti chiari, ampi e traspiranti. Proteggersi dalla radiazione solare Freddo eccessivo Pioggia Vento Ghiaccio