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Città Mattina (ore 8:00) Pomeriggio (ore 15:00) Sera (ore 22:00) Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa-Carrara Pisa Pistoia Prato Siena -
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Città Mattina (ore 8:00) Pomeriggio (ore 15:00) Sera (ore 22:00) Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa-Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Info L’attivitá "Come vestirsi" si basa sul calcolo del valore di resistenza termica del vestiario mediante l’applicazione di un indice di sensazione termica, il Predicted Mean Vote (PMV), che permette di risolvere l’equazione di bilancio di energia del corpo umano a partire dai dati meteorologici previsti. Tale procedura utilizza come dati di input quelli previsti dal modello meteorologico WRF-NMM, alla risoluzione di circa 12 km, sulla libreria “libmeteosalute” sviluppata internamente al CIBIC.
La resistenza termica del vestiario rappresenta la resistenza al flusso di calore opposta dai vestiti e dallo strato d’aria presente tra i vestiti e la pelle. Nel sistema internazionale la resistenza termica é espressa in C/W, anche se, in genere, viene utilizzata un’unitá di misura incoerente, il “clo” (1 clo = 0.155 C/W).
La resistenza termica dell’abbigliamento é una grandezza molto difficile da misurare in quanto il richiede laboratori appositamente attrezzati. Viene pertanto valutata utilizzando delle tabelle, alcune delle quali riportano la resistenza termica di singoli capi d’abbigliamento, , o di combinazioni di capi, , (UNI EN ISO 9920:2004) esistendo relazioni che permettono di passare da a .
La procedura ricorsiva utilizza come dai di input quelli meteo previsti dal modello WRF-NMM di temperatura dell’aria, umiditá relativa, velocitá del vento e temperatura media radiante (parametro che permette di tenere conto anche dei flussi radiativi e in particolare la radiazione ad onde lunghe, ad onde corte e la radiazione diretta) ed é valida per un soggetto con caratteristiche standard (uomo in piedi di 35 anni, altezza 1.75 m, peso 75 kg, impegnato in un’attivitá metabolica leggera (80 W).
Questa procedura permette il calcolo del PMV partendo da un valore minimo di clo (clo=0.1) “clo iniziale” e prosegue i calcoli incrementando il valore di clo sin quando non identifica un valore di PMV incluso nel range di neutralitá termica (ossia un valore di PMV compreso tra -0.5 e +0.5). Il primo valore di clo identificato che permette di raggiungere la neutralitá termica rappresenta il “min_clo”, ossia il valore minimo di resistenza termica necessario per raggiungere la condizione di neutralitá termica. Le informazioni finali quindi, sono rappresentate dal valore di min_clo previsto su base oraria. Tale procedura di calcolo é stata pubblicata nel 2008 sulla rivista internazionale “European Journal of Applied Physiology” (Eur J Appl Physiol. 2008 Sep; 104(2):221-8).
Le informazione ottenute vengono poi divulgate mediante una opportuna rappresentazione grafica denominata “Clothing Rating Scale” (CRS) (vedi legenda). I relativi range di clo, espressi in questa rappresentazione grafica, sono stati ottenuti applicando una formula empirica per il calcolo della resistenza termica complessiva () derivante da quella dei singoli capi ()
Queste procedura é operativa per ciascun capoluogo di provincia della Toscana e le immagini di previsione a tre giorni (oggi, domani e dopodomani) si riferiscono a tre momenti della giornata: mattina (ore 08:00); pomeriggio (ore 15:00) e sera (ore 22:00).
Simbolo Descrizione Simbolo Descrizione Disagio da freddo molto intenso Disagio da freddo intenso Disagio da freddo moderato Disagio da freddo debole Benessere o nessun disagio Disagio da calore debole Disagio da calore moderato Disagio da calore intenso Disagio da calore molto intenso Condizioni Favorevoli Condizioni sfavorevoli Condizioni molto sfavorevoli Condizione critica Condizionare l'ambiente interno Diminuzione termica superiore a 5 ° C Diminuzione termica superiore a 2 ° C Aumento termico superiore a 5 ° C Aumento termico superiore a 2 ° C Nessuna variazione di temperatura Freddo eccessivo Caldo eccessivo Pioggia Vento Ghiaccio Abbigliamento molto pesante, tipicamente invernale per giornate gelide. Abbigliamento di oltre tre strati con cappoto pesante. E' indispensabile proteggere le estremità. Abbigliamento pesante per giornate fredde invernali, utile anche durante le ore serali, notturne o al mattino presto nelle fredde giornate tardo-autunnali o di inizio primavera. Abbigliamento di almeno tre strati e cappoto. E' necessario proteggere le estremità. Abbigliamento invernale, ma probabile anche nelle ore serali, notturne o al mattino presto nella stagione autunnale e primaverile. Abbigliamento a strati con utilizzo di giubbotto. E' consigliabile proteggere le estremità. Abbigliamento per condizioni mediamente fredde, più probabili in primavera, autunno ed inverno. Abbigliamento costituito da più strati con eventuale utilizzo di un leggero soprabito. Abbigliamento per con condizioni termiche gradevoli tendenti al freddo probabili in tutte le stagioni e prevalentemente in quella autunnale e primaverile. Abbigliamento medio costituito da due o tre strati. Abbigliamento per condizioni termiche gradevoli probabili in tutte le stagioni. Abbigliamento medio costituito in genere da due strati. Abbigliamento leggero per condizioni termiche gradevoli tendenti al caldo probabili soprattutto in estive, autunno e primava. Privilegiare un singolo strato ed abiti leggeri. Abbigliamento molto leggero per giornate calde estive, utile anche durante le ore centrali di calde giornate tardo-primaverili o di inizio autunno. Priviliegiare abiti chiari, ampi e traspiranti. Proteggersi dalla radiazione solare Freddo eccessivo Pioggia Vento Ghiaccio