Consigli per difendersi dal freddo
COME DIFENDERSI DAL FREDDO DURANTE LE ONDATE DI FREDDO
Le ondate di freddo possono rappresentare un serio rischio per la salute: le persone più soggette sono anziani, malati e bambini, ma tutta la popolazione può essere esposta agli effetti negativi di queste avverse condizioni meteorologiche.
In linea generale, comunque, le persone molto anziane e malate (soprattutto se affette da malattie cardiovascolari) ed i bambini al di sotto dei 3 mesi dovrebbero evitare di uscire e di compiere qualsiasi tipo di attività fisica all’aperto.
Anziani
Il sistema di termoregolazione degli anziani è meno efficiente rispetto a quello di persone adulte e sane risultando, quindi, più suscettibili agli effetti delle basse temperature. Inoltre, specialmente se affetti da malattie che contribuiscono a determinare deficit fisici o psichici, possono non essere in grado di gestire correttamente il riscaldamento domestico o di adottare comportamenti adeguati. E’ necessario, quindi, fornire all’anziano, soprattutto se vive solo, tutti gli strumenti di cui possa aver bisogno in queste giornate di estremo freddo, dai viveri alle medicine, in modo che non sia costretto ad uscire di casa per mancanza di uno di questi beni. L’alimentazione deve essere equilibrata e ricca di bevande calde. Nel caso in cui sia strettamente necessario uscire, si consiglia di indossare un abbigliamento a strati e di indossare accessori quali sciarpa, guanti e cappello. Esistono, infatti, studi in letteratura che dimostrano come gli effetti del freddo siano significativamente minori in quei Paesi in cui è “normale” l’utilizzo di questi accessori rispetto ai Paesi del bacino del Mediterraneo dove non è solito utilizzarli.
Malati cronici
Le persone più a rischio in concomitanza di ondate di freddo sono i cardiopatici, le persone affette da malattie respiratorie ed asma e le persone con disturbi mentali. In particolare i cardiopatici non devono assolutamnete fare sforzi o svolgere attività fisiche all’aperto, mentre per le persone affette da malattie respiratorie si consiglia di evitare di respirare aria molto fredda; le persone affette da malattie mentali possono non manifestare il disagio legato al freddo e sono quindi esposte a rischio di ipotermia-assideramento.
Neonati
Anche i neonati, come le persone anziane, non avendo il sistema di termoregolazione completamente efficiente, sono da considerare a rischio. A questo si unisce il fatto che non sono in grado di esprimere il disagio causato dal freddo. Si consiglia in tutti i casi di idratare i bambini con regolarità e di evitare di uscire nelle ore più fredde. In caso di uscite all’aperto, si consiglia di coprire bene il bambino (soprattutto la testa e le estremità), ricordandosi, comunque, di mantenere una buona areazione intorno al viso per evitare il rischio di soffocamento. Si consiglia, inoltre, in questi casi, di preferire l’uso del passeggino o della carrozzina al marsupio: nel marsupio, infatti, le gambe dei bambini sono più esposte al freddo e possono essere compresse, mentre nella carrozzina e nel passeggino i bambini sono liberi di muoversi liberamente stimolando anche la circolazione. Si consiglia comunque di evitare di uscire in casi di estremo freddo con neonati di età inferiore ai 3 mesi in modo da evitare di esporli a forti variazioni termiche.
Senzatetto
Particolare attenzione va data alle persone senza fissa dimora poichè più esposte degli altri cittadini alla rigidità delle temperature: i senzatetto (spesso anche malnutriti), inoltre, tendono frequentemente a far uso di alcolici per riscaldarsi, favorendo invece la dispersione del calore corporeo e accelerando, quindi, i processi di assideramento legati all’esposizione al freddo. E’ importante che tali soggetti cerchino riparo dalle estreme condizioni meteo previste, che siano alimentati correttamente preferendo cibi e bevande calde e che non si espongano al freddo specialmente se con abiti bagnati: il contatto con l’acqua bagnata, infatti, favorisce la dispersione del calore. Le esposizioni prolungate al freddo possono facilmente causare geloni (lesioni della pelle generalmente reversibili che si localizzano tendenzialmente sulle dita), ma anche forme lievi o gravi di congelamento ed ipotermia, fino ad arrivare alla morte per assideramento. Anche i rifugi di fortuna possono essere pericolosi in quanto per riscaldare l’ambiente si possono bruciare materiali non idonei che possono liberare nell’ambiente sostanze tossiche per l’organismo o da cui possono scaturire pericolosi incendi.
Per tutta la popolazione
Per la popolazione si consiglia, comunque, di limitare le uscite all’aperto e di prediligere le ore centrali che, seppur previste molto fredde, rappresentano i momenti più adatti della giornata per eventuali esposizioni all’aperto: è necessario indossare un abbigliamento adeguato, preferibilmente a strati in modo da limitare al massimo la dispersione del calore e di indossare accessori indispensabili in questo periodo quali sciarpa, guanti e cappello. In questo modo si evitano al nostro organismo repentini sbalzi di temperatura nel momento in cui si entra o si esce da un ambiente chiuso.
Ci sono, inoltre, altre piccole precauzioni da prendere.
Proteggere la pelle esposta al freddo con creme idratanti e protettive (soprattutto sul viso e sulle labbra) per evitare che si formino fastidiose screpolature. Non è necessario ingerire alimenti ad alto contenuto energetico e si consiglia di evitare l’ingestione di sostanze alcoliche: queste ultime, infatti, infondono al corpo una sensazione di calore che è solo apparente, mentre favoriscono ed accelerano la dispersione del calore corporeo favorendo l’insorgere di ipotermia. Si consiglia, invece, di ingerire bevande calde.
Nelle abitazioni si consiglia di non mantenere le temperature troppo elevate (generalmente tra i 18 ed i 20 °C), in modo da evitare gli sbalzi termici quando si debba uscire di casa e al fine di mantenere negli ambienti tassi di umidità compresi tra il 40 ed il 60 % per ridurre i disturbi legati alla secchezza delle mucose.
Se ci si trova all’aperto, lo svolgimento di attività fisica può contribuire a mantenere caldo il corpo: si consiglia, comunque, di non compiere attività fisiche estreme o comunque molto intense, ma di preferire attività regolari come il camminare.
In caso siano previste nevicate di una certa rilevanza, si consiglia di evitare gli spostamenti in automobile, sia lunghi che brevi, e di portare con sé, se necessario spostarsi in auto, coperte, alimenti e acqua a sufficienza, e i medicinali che si prendono abitualmente, oltre a controllare che la macchina abbia benzina a sufficienza (in caso di blocco stradale, si tende a mantenere il motore acceso per mantenere l’abitacolo caldo, consumando così gran parte del carburante a disposizione).
Le condizioni meteorologiche previste per i prossimi giorni sono, inoltre, favorevoli al diffondersi dei virus influenzali, per cui si consiglia di evitare di trascorrere periodi prolungati in luoghi chiusi e affollati, dove è più facile venire a contatto con persone già contagiate.
ULTERIORI CONSIGLI PER DIFENDERSI DAL FREDDO DURANTE IL PERIODO INVERNALE
- Uscire di casa almeno una volta al giorno nelle ore meno fredde della giornata e, se possibile, quando c’è sole. Cercare di adeguare l’abbigliamento alla progressiva riduzione della temperatura. Nelle giornate più fredde i soggetti malati o anziani e i bambini devono uscire ben coperti, anche eventualmente con guanti e copricapo.
- Esporsi al sole camminando, anche per brevi periodi, dato che i raggi ultravioletti del sole fanno produrre dalla pelle la vitamina D che serve per far assorbire dall’intestino il calcio introdotto con i cibi e con l’acqua con conseguente aumento del calcio disponibile per l’organismo. Il calcio è utilissimo per le ossa. Questo comportamento è particolarmente raccomandato alle donne nel periodo successivo alla menopausa, ai bambini ed agli anziani.
- Evitare di percorrere strade con intenso traffico o molto rumorose poichè sia lo smog che il rumore sono nocivi per la salute.
- Camminare molto, evitando di stare fermi all’aperto per lunghi periodi, raccomandazione particolarmente utile per i soggetti malati o anziani ed i bambini. I soggetti malati, in particolare quelli affetti da malattie cardiache o respiratorie, dovranno regolarsi in rapporto alle loro capacità, facendo opportune brevi fermate durante il cammino.
- Le abitazioni devono essere, se possibile, riscaldate ma a temperature che non siano troppo alte rispetto all’esterno in modo da evitare eventuali disturbi legati al passaggio da zone a temperatura molto alta a zone a temperatura molto bassa e viceversa. L’umidità ambientale deve essere controllata in modo da evitare sia aria molto secca, nociva in particolare per l’apparato respiratorio, che molto umida.
- Adottare un’alimentazione sana, a base di cibi a buon contenuto calorico, senza peraltro trascurare l’apporto di verdure fresche e frutta, oltre che di acqua il cui fabbisogno, vivendo in ambienti molto riscaldati, può aumentare.
- I soggetti con malattie delle ossa, delle articolazioni o dei muscoli, fra i quali anche quelli che sono affetti da artrosi dolorosa, devono stare attenti ai periodi di tempo più freddo ed umido, durante i quali si può avere riacutizzazione della sintomatologia dolorosa.